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| La rivincita dei Keladar (si fa per dire)!
Partita disputata il 1 Settembre nell’ambito dell’associazione della Ludus in Tabula di Trezzo sull’Adda.
Un contingente di Fasatori contende la conquista dell’obbiettivo centrale a un plotone di guerrieri Nerocorno.
Entrambi scegliamo di giocarci l’obbiettivo secondario.
Per i Keladar è missione suicida (una unità scelta a caso tra i fasatori deve farsi rottamare entro la fine della partita.
Per i Torek è battesimo del fuoco, i veterani devono sopravvivere fino a fine partita.
Per i Kel raggiungere l’obbiettivo grazie alla loro peculiare abilità di fasare è questione di un paio di turni, durante il quale il fuoco delle armi leggere arreca poche vittime, soprattutto perché il combattimento avviene in un ambiente urbano denso di edifici in rovina.
La partita si scalda dal terzo turno, quando anche i Torek raggiungono l’obbiettivo e impegnano gli androidi in un sanguinoso combattimento ravvicinato.
Il resto della partita si snocciola intorno all’obbiettivo, dove i Fasatori subiscono il fuoco incrociato degli Spezzacorna (i veterani Torek), del Minotaruro e alcuni guerrieri che completano il lento aggiramento dell’obbiettivo: manovra resa possibile dalla superiorità numerica dei Torek.
I Fasatori vanificano parte dell’efficacia del tiro incrociato grazie agli Artefici che riparano gli androidi gravemente danneggiati con parti di altri androidi.
La partita si conclude al 5° turno nel quale i Keladar controllano l’obbiettivo in virtù della superiorità numerica ma falliscono l’obbiettivo secondario (i morituri sono stati praticamente ignorati dall’inizio alla fine della partita) mentre i Torek conquistano il loro facendo sopravvivere l’unità di veterani.
Punteggio finale 4 a 3 per i Torek … beffardo.
Momento memorabile quando il Minotauro viene danneggiato da un colpo di artiglieria leggera Kel ottenendo il massimo possibile.
K.
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